Chomsky: lo scudo spaziale è un'arma di attacco
Genocidio nella Selva Peruviana

Il governo di Alan García cerca di imporre un modello economico (fallito nel mondo intero) passando al di sopra della costituzione, dei principi democratici e dei diritti umani.
Il governo sta abusando del proprio potere politico per soddisfare gli interessi monopolistici nazionali e transnazionali, provocando disordini sociali, permettendo l’assassinio di indigeni e lasciando morire i poliziotti addetti al controllo. Il potere politico, ancora una volta, si nasconde dietro solenni dichiarazioni mentre scatena una guerra fratricida tra peruviani in uniforme e civili.
Noi membri del Movimento Umanista Internazionale siamo profondamente addolorati per la perdita di vite umane nell’Amazzonia peruviana e ripudiamo gli atti di violenza (economica, politica, culturale e fisica) che hanno portato all’esasperazione e alla crudeltà gente usualmente pacifica.
Il governo vuole imporre il proprio “modello di sviluppo” ignorando il popolo, e di fronte all’opposizione etnica, politica e sociale reagisce con la degradazione, la repressione e il genocidio. Ma non sarà possibile uscire dalla violenza con la criminalizzazione della protesta sociale.
L’orrore che abbiamo visto in queste ultime settimane non ha giustificazione. Ci appelliamo ai popoli amazzonici affinchè proseguano nella loro lotta per la difesa del proprio territorio e dei propri diritti, utilizzando sempre e unicamente la metodologia della Nonviolenza Attiva, attraverso la denuncia, la non collaborazione, la mobilitazione nonviolenta e l’organizzazione sociale. La Nonviolenza Attiva è la vera forza politica e morale per svelare i violenti che cercano di usurpare i diritti degli indigeni.
Ci appelliamo a coloro che fanno parte delle Forze armate e della polizia peruviane affinchè non usino le armi contro i propri fratelli indigeni e resistano agli ordini di assassinio del proprio popolo.
Ci appelliamo al governo peruviano affinchè comprenda che non è più possibile continuare a consegnare le risorse naturali nazionali nelle mani del potere finanziario. Oggi è più che mai necessario agire in direzione del recupero dell’acqua, delle terre, dei boschi e dell’energia affinchè il loro utilizzo sostenibile vada a beneficio dei popoli e non continui ad essere fonte di sfruttamento miliardario per gli speculatori.
Ci appelliamo al governo della regione affinchè esprima il proprio ripudio di fronte alle mattanze e all’escalation di violenza. In particolare sollecitiamo l’UNASUR ad agire immediatamente cercando le formule per un’immediata cessazione del fuoco.
Chiediamo a tutti gli Umanisti latinoamericani di manifestare davanti alle ambasciate del Perù per esprimere il nostro rifiuto verso la metodologia della Violenza applicata contro i popoli amazzonici.
Tomás Hirsch
Portavoce dell’Umanesimo per l’America Latina
Javier Zorrilla
Portavoce dell’Umanesimo per il Perù
Guillermo Sullings
Portavoce dell’Umanesimo per l’Argentina
Joaquín Deras
Portavoce dell’Umanesimo per El Salvador
Jerónimo Villareal
Portavoce dell’Umanesimo per l’Ecuador
Efrén Villarreal
Portavoce dell’Umanesimo per Panama
Efrén Osorio
Presidente Partito Umanista Cile
Pau Segado
Segretario Generale Partito Umanista e Portavoce dell’Umanesimo per la Spagna
Sara Tajuelo
Portavoce del Centro delle Culture Spagna
Giorgio Schultze
Portavoce Europeo del Nuovo Umanesimo
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