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Chomsky: lo scudo spaziale è un'arma di attacco

Delegazione di medici e avvocati nella striscia di Gaza

29.1.2009 - Autore: LUISA MORGANTINI

Parlamento europeo, Gaza: cessate il fuoco immediato e fine dell'assedio - GAZA, EP: IMMEDIATE CEASE-FIRE AND LIFT THE BLOCKADE
Strasburgo 15 Gennaio

Appello di Luisa Morgantini:

DELEGAZIONE DI MEDICI E AVVOCATI NELLA STRISCIA DI GAZA

per documentare i crimini di guerra dell’ esercito israeliano

Care tutte e tutti,
insieme a diverse organizzazioni palestinesi, israeliane e internazionali -tra cui Physicians for Human Rights e altre- stiamo cercando di organizzare una commissione indipendente di alto livello di medici con esperienza su fronti di guerra e in zone di crisi così come di avvocati e giuristi esperti di diritto umanitario internazionale e di tribunali internazionali che si rechi in una Fact Finding Mission nella Striscia di Gaza al fine di raccogliere documentazione e fatti per riuscire a far sì che Israele risponda davanti ad un Tribunale Internazionale dei crimini di guerra commessi contro i civili di Gaza.

Invitiamo dunque a fare circolare tra medici e avvocati con provata esperienza in zone di guerra o in tribunali la presente richiesta. E se fossero  interessati a partecipare alla delegazione o a lavorare su questo a contattarci scrivendo a

luisa.morgantini@europarl.europa.eu
e telefonando all’Ufficio di Roma  06 69 95 02 17

Grazie e buon lavoro.
Luisa Morgantini

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"Noi aderiamo e sosteniamo invece l'appello di molte ONG Internazionali ed europee, di Premi Nobel per la Pace e di gran parte della società civile mobilitata in questi giorni per la pace, affinché Israele risponda davanti alla Corte Internazionale di Giustizia dei crimini di guerra commessi contro i civili di Gaza -come richiesto anche dalla Commissione Diritti umani delle Nazioni Unite- e che un Tribunale internazionale verifichi anche se armi non convenzionali siano state usate dall'esercito israeliano nella Striscia".

Parlamento europeo, Gaza: cessate il fuoco immediato e fine dell'assedio

Strasburgo, 15 gennaio 2009

Cessate il fuoco immediato e permanente a Gaza, fine dell'assedio che "rappresenta una punizione collettiva contraria al diritto umanitario internazionale", riapertura di tutti i valichi per il passaggio di persone e merci da e per la Striscia e la riconferma della scelta di non procedere al voto per il potenziamento delle relazioni tra UE e Israele: sono questi i punti principali della risoluzione comune approvata oggi all'unanimità dalla plenaria del Parlamento Europeo.

Da diverse fonti si hanno notizie di Hamas che sarebbe pronto ad accettare la tregua ma Israele continua la sua aggressione: mentre i Parlamentari votavano per la risoluzione in cui si esprime ''sgomento dinanzi alle sofferenze della popolazione civile di Gaza'' condannando ''con forza'' il fatto che ''siano stati colpiti obiettivi civili e delle Nazioni Unite'', il quartier generale dell'UNRWA, agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi a Gaza city è stato colpito dalle bombe israeliane, che sono cadute anche su ospedali e centri della Mezzaluna Rossa Palestinese.

Il Parlamento Europeo chiede dunque con forza ad Israele di rispettare gli obblighi internazionali e il diritto umanitario, di garantire ‘corridoi' per l'accesso degli aiuti alla popolazione civile e di consentire alla stampa di seguire gli eventi che avvengono dentro la Striscia. La risoluzione chiede anche ad Hamas di fermare il lancio di razzi sulla popolazione civile nel sud di Israele e di lavorare per l'unità politica e territoriale palestinese.

E' vergognoso che i gruppi PPE e UEN -per altro non seguiti da molti loro MEPs- abbiano chiesto un voto separato sul blocco di Gaza e sulla violazione da parte di Israele dei diritti umani: gli oltre 1000 morti e più di 4000 feriti a Gaza sono una tragedia e un crimine che non ammettono distinguo.

Noi aderiamo e sosteniamo invece l'appello di molte ONG Internazionali ed europee, di Premi Nobel per la Pace e di gran parte della società civile mobilitata in questi giorni per la pace, affinché Israele risponda davanti alla Corte Internazionale di Giustizia dei crimini di guerra commessi contro i civili di Gaza -come richiesto anche dalla Commissione Diritti umani delle Nazioni Unite- e che un Tribunale internazionale verifichi anche se armi non convenzionali siano state usate dall'esercito israeliano nella Striscia.

Fonte:
http://luisamorgantini.net/node/753


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