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Chomsky: lo scudo spaziale è un'arma di attacco

Stupro e razzismo: doppia violenza

27.1.2009

La confusione regna sovrana e in questa situazione i cretini, la cui madre è sempre incinta, si esprimono in tutto il loro splendore. L’altra sera un gruppo di giovani, aizzati da Forza Nuova, hanno seminato il terrore nelle vie di Guidonia, cittadina alle porte di Roma. Sulla scia della violenza sessuale subita, nella notte tra giovedì e venerdì scorsi, da una ragazza di 21 anni, si è scatenata la furia razzista, in quanto si presume che i colpevoli dello stupro siano cinque persone di nazionalità rumena.

Sembra proprio che i fascisti di Forza Nuova non stessero aspettando altro. Sfruttando l’ennesimo episodio di violenza ai danni di una donna, questi individui hanno subito organizzato una fiaccolata nelle vie di Guidonia, in cui è totalmente scomparsa la violenza sessuale perpetrata da alcuni uomini nei confronti di una donna, ed è emerso evidente il vero motivo di tale manifestazione: punire tutti gli stranieri.

Bar devastati, caccia allo straniero nelle vie della città, migranti picchiati selvaggiamente, insomma spedizioni punitive in perfetto stile nazista, colorate da grida insensate tipo “Dovete morire tutti, tornatevene al vostro paese, stranieri di merda, qui non ci potete più stare”. Non dovevano essere del tutto decerebrati però, visto che hanno anche colto l’occasione per minacciare qualche migrante con frasi tipo “dacci il tuo telefonino e sparisci dalla circolazione”.

Ma questa non è che la punta di un iceberg. Sugli ultimi episodi di violenza nei confronti delle donne molti mezzi d’informazione e molti politici hanno dimostrato di essere figli della stessa madre dei cretini di cui sopra.

Ancora una volta la vera violenza che andava comunicata dai mass-media, cioè quella sessuale subita dalle donne, veniva messa in secondo piano, per far posto all’ennesimo attacco ai migranti che si trovano nel nostro paese. I colpevoli degli stupri non sono più uomini che, ubriachi o meno, si avventano su una donna per violentarla, ma diventano i soliti stranieri dell’est che vengono qui solo per ubriacarsi e delinquere.

Queste donne subiscono così una seconda violenza. Dopo lo stupro, vengono strumentalizzate per aizzare i peggiori spiriti discriminatori.

Anche nelle parole e nelle proposte di molti politici – primi fra tutti sempre i razzisti della Lega, ovviamente – l’enfasi è posta, dopo le formali dichiarazioni di solidarietà, non sulla violenza sulle donne, ma sulla necessità di cacciare gli stranieri, che diventano così tutti criminali e violentatori.

In questa confusione, in cui ad un tipo di violenza si aggiungono altri tipi di violenza, le vittime sono sempre le stesse: le donne e i migranti. In questa confusione la stupidità non ha più argini e dobbiamo anche sopportare un governo che propone di decuplicare la presenza dei militari nelle città e un presidente del consiglio che fa battute sulle donne che solo lui riesce a trovare umoristiche.

In questi momenti di confusione deve emergere la voce della lucidità, deve crescere quella coscienza nonviolenta che permette di vedere le cose per quello che sono: ogni stupro è una violenza esercitata nei confronti di una donna da parte di una o più persone che trattano quella donna come se fosse un oggetto.

Se si sfrutta questa violenza per dare fiato alla discriminazione e al razzismo, la violenza diventa doppia, perché si tratta ancora una volta la donna che ha subito lo stupro come un oggetto, rendendola una seconda volta vittima di violenza. Così come si rendono vittime di violenza tutti i migranti resi anch’essi oggetto di atti discriminatori.

Noi, antirazzisti e nonviolenti, denunciamo che in questa doppia violenza sono tutti coinvolti: dai picchiatori razzisti ai mezzi d’informazione e ai politici che, fregandosene altamente della donna vittima dello stupro, danno il via all’ennesima caccia allo straniero.

Un giorno la nebbia che è calata su questo paese si diraderà. Quel giorno, cara amica, la vergogna che provi per la violenza che hai subito non albergherà più nel tuo cuore, ma sarà stampata sul volto di tutti gli avvoltoi che oggi si aggirano intorno a te.

Più presto ci ribelleremo all’apparente destino e disobbediremo all’attuale copione, più presto, cara amica, la nebbia salirà.

Roma, 27 gennaio 2009

Carlo Olivieri
umanista

www.helptochange.org


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