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Chomsky: lo scudo spaziale è un'arma di attacco

Le novità del Forum sociale di Belem

23.1.2009 - CARTA - www.carta.org

Dal 27 gennaio al primo febbraio a Belem do Parà, nell'Amazzonia brasiliana, si tiene la nona edizione del Forum sociale mondiale. La novità principale è il peso determinante attribuito ai temi ecologici e il ruolo fondamentale dei movimenti indigeni.

Dal 27 gennaio al primo febbraio si terrà a Belem do Parà, amazzonia brasiliana, la nona edizione del Forum Sociale Mondiale. Due le novità sostanziali di questa edizione che si annuncia straordinariamente partecipata, nonostante le difficoltà logistiche. Innanzitutto il luogo: l’Amazzonia. Per la prima volta un Fsm viene portato nel cuore dell’ecosistema più importante della Terra.

La scelta non è solo celebrativa, anzi tende a mettere in mostra il conflitto in atto tra due idee di mondo contrapposte, da una parte più di cinquecento comunità native di nove diversi paesi impegnate a difendere la Madre Terra, dall’altro le solite multinazionali che accompagnano il processo onnivoro di distruzione del pianeta legato al modello capitalista.

Dare voce a questo conflitto, farlo emergere e metterlo al centro dell’agenda di azione mondiale dei movimenti è una sfida indispensabile e fondamentale per tutti noi, non solo per coloro che si identificano nell’idea che «un altro mondo è possibile» con il quale si è dato inizio alla costruzione di uno spazio che ancora oggi è il luogo più importante e consistente dell’alternativa al modello si società imposto dalla globalizzazione neoliberista.

A distanza di otto anni dalla prima edizione del Fsm tenutasi a Porto Alegre, sempre in Brasile, si torna in America Latina dopo le tappe in India e in Africa a dire che non solo un altro mondo è possibile ma oggi è urgente e necessario. Sono i tempi e le modalità della feroce crisi abbattutasi anche sull’occidente in tutte le sue forme, a imporci un cambiamento globale.

Non vi è un’alternativa a questo cambiamento, tranne la fine stessa dell’umanità e del nostro pianeta, che non passi per le questioni legate alla sostenibilità sociale ed ambientale. Declinare le proposte di azione politica su questa bisettrice è l’unica maniera per uscire con una proposta unitaria, che non può prescindere dalle esperienze che vengano dai sud del mondo.

È per questo che a Belem le questioni «ambientali» saranno al centro dell’agenda e dell’attenzione di tutti i movimenti, così come interrogarsi sul superamento dell’idea di «sviluppo» sarà la sfida da proporre sin da subito. È proprio la crescita economica il paradigma che riproduce il modello capitalista e che accelera dall’altro lato la distruzione ambientale.

Ed è per questo che non può essere più lasciata alla vecchia politica l’egemonia dell’azione e dell’iniziativa. Il fallimento del recente G20 a Washington ha dato la rappresentazione di quanto ormai incapace e sterile sia quella politica. I famosi grandi della Terra in compagnia dei «promossi» al club dei potenti hanno prodotto come unica decisione la necessità di continuare sul terreno della crescita e della flessibilità, con unanime accordo sulla bontà della privatizzazione dei servizi basici e dei beni comuni.

È proprio su questo terreno che invece si gioca la partita per ricostituire quello spazio pubblico che è stato cancellato dall’ultimo stadio della globalizzazione neoliberista. È lì che si riannodano i fili della società, delle relazioni e di quel senso comune necessario a ricostituire un campo, un blocco storico. Per questo non c’è niente di buono che emergerà in futuro da una vecchia politica lontana dalla realtà, legata al dogma della crescita e devota alla fede nel libero mercato.

Sono invece i movimenti a presidiare il terreno dei beni comuni, della lotta contro le privatizzazioni, della ricerca di una democrazia che sappia coniugare benessere, sostenibilità ambientale, rispetto dei diritti e pace. Per questo il Fsm è uno dei pochi luoghi al mondo capace di sprigionare l’energia per dar vita ad un nuovo corso.

L´articolo completo su:
http://www.carta.org/campagne/dal+mondo/16279


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