Svět bez válek a násilí

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Chomsky: lo scudo spaziale è un'arma di attacco

La pace vale uno Scudo!

20.1.2009 - Angelo Baracca

Angelo Baracca. Contributo al dibattito collettivo: aggiornato al 2 gennaio 2009.

Una ricetta per il disastro.

Uno Scudo si aggira per l’Europa! Abbiamo percepito la sua minaccia, lotteremo contro di esso con tutte le forze.

Ma non facciamoci illusioni. Non solo perché abbiamo visto fin dove può arrivare l’arroganza del potere, ma soprattutto perché lo Scudo (questo Scudo) non è che un passo, una componente di un sistema militare non solo statunitense, ma mondiale, che ci porta sempre più vicini alla catastrofe!

Il sangue versato a Gaza è ancora fresco, ma quell’azione rivela il vero segno – certo il più spietato – di un sistema di relazioni mondiali che, con l’incalzare della crisi finanziaria ed economica e della crisi ambientale e delle risorse, ha come unico cinico scopo la salvaguardia e il rafforzamento delle posizioni di potere.

Il sangue versato a Mumbai si è raggrumato, ma solo la scandalosa complicità degli organi di (dis)informazione con il potere occulta alla sudditanza pubblica l’asse perverso che dagli anni ’90 si è stabilito tra New Delhi, Tel Aviv e Washington  (la rete di complicità si irradia anche alle radici dei corrotti stati arabi, se è vero che l’offensiva militare israeliana a Gaza è stata preannunciata dal capo dei servizi segreti egiziani, Gen. Suleiman!).

A nessuno sfugge come quel “Grande Gioco” che dall’Ottocento ruotava sull’Afghanistan sia divenuto la sfida per il controllo dell’Asia sud-orientale, delle sue risorse, dei suoi corridoi, del suo ruolo strategico: l’India è schierata con la NATO e Kabul (e ricompensata dall’Accordo di cooperazione nucleare con gli USA, che è anche un intenzionale siluro contro il regime di non proliferazione nucleare), il Pakistan si trova a fornire rifugio ai talebani e ad essere oggetto delle violazioni della propria sovranità dalle sanguinose incursioni statunitensi.

C’è qualche piccolo dettaglio che rende questa miscela sempre più esplosiva: le 60 o più testate nucleari pachistane sono in mano ai militari, il paese è sempre più a rischio di implosione, con un Servizio Segreto che sembra più potente dello Stato, e l’India oltre ad avere altrettante o più testate nucleari si sta dotando di . . . indovinate: difese missilistiche!

Le quali, con tempi di volo dei missili tra i due paesi di pochi minuti, renderanno i rischi di guerra nucleare per errore una vera ricetta per il disastro; tutti gli analisti hanno sempre pensato che sia molto difficile che una guerra nucleare possa rimanere limitata.


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