Chomsky: lo scudo spaziale è un'arma di attacco
L'Onda diffusa travolge le città. Da Torino a Cagliari, cariche a Roma
10.11.2008 - CARTA - www.carta.org
Manifestazione Bari stop 133 Gelmini
E’ stato varato ieri il decreto legge sull’università con fondi per gli «atenei migliori» e blocco del turn over «più morbido». E oggi i collettivi universitari le facoltà e studenti liceali e medi scendono di nuovo in piazza in tantissime città contro la finanziaria e la legge Gelmini.
Quella di oggi è una sorta di «prova generale» dello sciopero nazionale dell’università che si terrà venerdì prossimo, 14 novembre, con un grande corteo a Roma.
A Roma per le strade cittadine c’erano tre cortei di studenti medi, liceali e universitari. Quello dei medi e universitari che da Piramide aveva raggiunto piazza Venezia è stato caricato dalla polizia perché gli studenti hanno cercato di entrare all’interno della stazione. Diversi i feriti. Il corteo ha poi proseguito verso il Circo Massimo.
A Torino, al Politecnico, dove è in programma l’inaugurazione dell’anno accademico, i collettivi universitari hanno dato vita alla «ControInagurazione» caratterizzata dall’immagine di una bara di cartone nera con la fascia tricolore e la scritta «Studenti e dipendenti affranti» con davanti due lumini con i santini del premier Silvio Berlusconi e del ministro Giulio Tremonti e l’annuncio mortuario che recita «Si è spenta in data 6 agosto 2008 l’università causa legge 133. Ne danno il triste annuncio gli studenti tutti e i dipendenti».
In programma nel pomeriggio anche due tavole rotonde: la prima, che ha per tema «Oltre la Legge 133, per un’altra Università», la seconda ha invece per tema «L’opportunità in tempo di crisi: per una svolta economica ed ambientale».
Tra gli ospiti Piergiorgio Odifreddi, Beppe Rosso e Giulietto Chiesa.
A Milano «siamo oltre 60mila» ha detto dal palco allestito in piazza del Duomo Vincenzo Moriello, segretario funzione pubblica della Cgil Lombardia, parlando alla grande folla di lavoratori che sono stati raggiunti, poco prima di mezzogiorno, dagli studenti universitari e delle medie superiori.
Dal palco ha parlato anche Leon Blanchaerd, uno dei portavoce dell’assemblea di scienze politiche, che ha invitato i lavoratori a partecipare alla manifestazione nazionale della scuola che si terrà il prossimo 14 novembre.
In corteo anche gli studenti medi e la mobilitazione prosegue nel pomeriggio con una serie di lezioni sempre in piazza del Duomo.
Ci sono stati momenti di tensione con le forze dell’ordine quando gli universitari che avevano raggiunto piazza del Duomo hanno iniziato a correre e in via Pellico erano pronti a sfondare il muro di polizia e carabinieri.
Anche a Napoli sono scesi in piazza gli studenti medi e universitari e a Cosenza ancora lezioni in piazza. Bologna si prepara invece al «No Gelmini night parade» con partenza alle 18 in piazza Verdi, in zona universitaria, da dove partirà «un corteo notturno in zona universitaria, durante il quale mettere in piedi azioni creative e comunicative per segnalare a tutta la città i nodi più importanti della discussione».
Anche a Firenze studenti in piazza ma la giornata più interessante è prevista per domani alle 14, quando in viale Morgagni si terrà l’assemblea nazionale del movimento studentesco di protesta contro le politiche del governo in materia di scuola e di università.
La giornata di oggi invece sarà simbolicamente chiusa, alle 21, da una lezione dell’astronauta Umberto Guidoni al Polo Scientifico di Sesto Fiorentino. Mentre a Pisa qualche centinaio di studenti e manifestanti stamattina ha occupato la stazione.
Corteo anche a Cagliari dove gli studenti [circa 4mila] indossavano maschere di carta bianche e crocette nere disegnate su occhi e bocca.
Emblematico il cartellone con la scritta «Gelmini: arribbada sa accabbadora», in riferimento alla donna che, nella tradizione popolare sarda, era incaricata di porre fine con la morte alle sofferenze dei malati terminali.
http://www.carta.org/campagne/beni+comuni/conoscenza/no+gelmini/15688
Quella di oggi è una sorta di «prova generale» dello sciopero nazionale dell’università che si terrà venerdì prossimo, 14 novembre, con un grande corteo a Roma.
A Roma per le strade cittadine c’erano tre cortei di studenti medi, liceali e universitari. Quello dei medi e universitari che da Piramide aveva raggiunto piazza Venezia è stato caricato dalla polizia perché gli studenti hanno cercato di entrare all’interno della stazione. Diversi i feriti. Il corteo ha poi proseguito verso il Circo Massimo.
A Torino, al Politecnico, dove è in programma l’inaugurazione dell’anno accademico, i collettivi universitari hanno dato vita alla «ControInagurazione» caratterizzata dall’immagine di una bara di cartone nera con la fascia tricolore e la scritta «Studenti e dipendenti affranti» con davanti due lumini con i santini del premier Silvio Berlusconi e del ministro Giulio Tremonti e l’annuncio mortuario che recita «Si è spenta in data 6 agosto 2008 l’università causa legge 133. Ne danno il triste annuncio gli studenti tutti e i dipendenti».
In programma nel pomeriggio anche due tavole rotonde: la prima, che ha per tema «Oltre la Legge 133, per un’altra Università», la seconda ha invece per tema «L’opportunità in tempo di crisi: per una svolta economica ed ambientale».
Tra gli ospiti Piergiorgio Odifreddi, Beppe Rosso e Giulietto Chiesa.
A Milano «siamo oltre 60mila» ha detto dal palco allestito in piazza del Duomo Vincenzo Moriello, segretario funzione pubblica della Cgil Lombardia, parlando alla grande folla di lavoratori che sono stati raggiunti, poco prima di mezzogiorno, dagli studenti universitari e delle medie superiori.
Dal palco ha parlato anche Leon Blanchaerd, uno dei portavoce dell’assemblea di scienze politiche, che ha invitato i lavoratori a partecipare alla manifestazione nazionale della scuola che si terrà il prossimo 14 novembre.
In corteo anche gli studenti medi e la mobilitazione prosegue nel pomeriggio con una serie di lezioni sempre in piazza del Duomo.
Ci sono stati momenti di tensione con le forze dell’ordine quando gli universitari che avevano raggiunto piazza del Duomo hanno iniziato a correre e in via Pellico erano pronti a sfondare il muro di polizia e carabinieri.
Anche a Napoli sono scesi in piazza gli studenti medi e universitari e a Cosenza ancora lezioni in piazza. Bologna si prepara invece al «No Gelmini night parade» con partenza alle 18 in piazza Verdi, in zona universitaria, da dove partirà «un corteo notturno in zona universitaria, durante il quale mettere in piedi azioni creative e comunicative per segnalare a tutta la città i nodi più importanti della discussione».
Anche a Firenze studenti in piazza ma la giornata più interessante è prevista per domani alle 14, quando in viale Morgagni si terrà l’assemblea nazionale del movimento studentesco di protesta contro le politiche del governo in materia di scuola e di università.
La giornata di oggi invece sarà simbolicamente chiusa, alle 21, da una lezione dell’astronauta Umberto Guidoni al Polo Scientifico di Sesto Fiorentino. Mentre a Pisa qualche centinaio di studenti e manifestanti stamattina ha occupato la stazione.
Corteo anche a Cagliari dove gli studenti [circa 4mila] indossavano maschere di carta bianche e crocette nere disegnate su occhi e bocca.
Emblematico il cartellone con la scritta «Gelmini: arribbada sa accabbadora», in riferimento alla donna che, nella tradizione popolare sarda, era incaricata di porre fine con la morte alle sofferenze dei malati terminali.
http://www.carta.org/campagne/beni+comuni/conoscenza/no+gelmini/15688
« indietro