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Di razza umana ce n'è una sola

10.11.2008 - peace reporter

Manifesto degli Scienziati italiani contro il razzismo.

Di razza umana ce n'è una sola. Un concetto semplice, che nel 2008 dovrebbe appartenere al bagaglio culturale di ciascuno di noi. Ma purtroppo, come le recenti vicende di cronaca insegnano, non è così.

Questa, amara, considerazione ha spinto il gruppo degli scienziati italiani Contro ogni razzismo, durante un meeting tenutosi in provincia di Pisa, a scrivere il Manifesto degli Scienziati Antirazzisti 2008.

L'iniziativa è sostenuta dalla Regione Toscana e punta a raccogliere le adesioni del maggior numero possibile di studiosi.
''Le razze umane non esistono. L’esistenza delle razze umane è un’astrazione derivante da una cattiva interpretazione di piccole differenze fisiche fra persone, percepite dai nostri sensi, erroneamente associate a differenze 'psicologiche' e interpretate sulla base di pregiudizi secolari.

Queste astratte suddivisioni, basate sull’idea che gli umani formino gruppi biologicamente ed ereditariamente ben distinti, sono pure invenzioni da sempre utilizzate per classificare arbitrariamente uomini e donne in 'migliori' e 'peggiori' e quindi discriminare questi ultimi (sempre i più deboli), dopo averli additati come la chiave di tutti i mali nei momenti di crisi'', recita un quanto mai chiaro Articolo 1 del Manifesto.
I primi firmatari sono nomi di primo piano della scienza, tra i quali spicca il Premio Nobel Rita Levi Montalcini, Francesco Remotti, Elena Gagliasso, Alberto Piazza e tanti altri.
Sembrano lontani i tempi del Manifesto della Razza, sottoscritto nel 1938 da professori universitari italiani, che rappresenta una delle pagine più cupe della storia di questo Paese.

Ma dopo settanta anni il mondo accademico è chiamato a dare un segnale diametralmente opposto, perché il razzismo è ancora tra noi.

Anche se, come ricorda all'articolo 7, ''il razzismo é contemporaneamente omicida e suicida''.

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