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Chomsky: lo scudo spaziale è un'arma di attacco

Manifestazioni in tutta Italia - Occupata l'università di Torino

31.10.2008 - la Repubblica.it

In fermento anche gli studenti delle medie superiori. A Roma due cortei. Davanti Montecitorio lezione di studenti e professori del liceo Augusto.

ROMA - Non accennano a diminuire le proteste del mondo della scuola contro la riforma Gelmini. Anzi. Dopo gli incidenti a Milano e l'occupazione di alcune facoltà a Roma e Torino, le parole pronunciate stamattina da Berlusconi, potrebbero portare ad una intensificazione di proteste e occupazioni. A Roma la polizia blocca e poi autorizza una lezione davanti Montecitorio di una cinquantina fra studenti e professori del liceo Augusto.

Protesta studenti in Italia

Gli studenti a Berlusconi: "Non ci fermeremo". "Dal presidente del Consiglio non ci aspettavamo certo provocazioni questo tipo", dice Luca De Zolt, portavoce nazionale della Rete degli studenti medi, replicando alle dichiarazioni di Berlusconi che questa mattina ha annunciato un incontro col ministro dell'Interno per studiare "come intervenire attraverso le forze dell'ordine per evitare che possano accadere" occupazioni di scuole e università. "Le parole pronunciate da Berlusconi sono di disprezzo" verso gli studenti, replica Stefano Vitale dell'Unione degli studenti di Roma. La mobilitazione "non si arresterà", annunciano anche gli studenti universitari dell'assemblea permanente dell'ateneo di Siena.

Rettori e docenti. Per Ferdinando di Iorio, rettore dell'università dell'Aquila, le affermazioni di Berlusconi non solo "sono diseducative verso tutto il mondo della formazione" ma rappresentano un atteggiamento pericoloso perché "si schierano frontalmente contro ogni forma di pensiero critico". Netto no all'intervento delle forze dell'ordine anche da parte del rettore della Sapienza, Renato Guarini: "La libertà di espressione e l'autonomia dell'università - dice in un comunicato - deve essere rispettata. Nella tradizione delle università europee, l'ingreso delle forze dell'ordine viene sempre autorizzato dai rettori. La Sapienza anche nei momenti più drammatici e di maggiore tensione non ha mai ricorso ad azioni di forza".

"Ci auguriamo che il governo non assuma atteggiamenti muscolari nei confronti dell'Università, ma dia segnali di disponibilità al dialogo", auspica il rettore di Padova, Vincenzo Milanesi. "Circa un
eventuale intervento esterno affidato alle forze dell'ordine noi saremmo contrari, per il solo fatto che la responsabilità di quello che succede all'interno di un istituto non può essere demandata ma deve essere valutata all'interno, da chi la gestisce e da chi, appunto, ne ha la responsabilità", dice Giorgio Rembaudo, presidente dell'Associazione nazionale presidi.

L'astrofisica Margherita Hack, che nel pomeriggio ha tenuto a Firenze una lezione in piazza della Signoria, ha definito "una vergogna" l'ipotesi di far intervenire la polizia. Per il prorettore dell' Università di Torino, Sergio Roda, "per la prima volta, studenti e docenti universitari siamo dalla stessa parte della barricata, uniti nel cercare di salvare la natura pubblica della nostra Università".

L'Unione degli Studenti fa sapere che ci sono manifestazione, praticamente in tutta Italia, in vista anche di quella nazionale del 14 novembre: da Catania all'Aquila, da Perugia a Reggio Calabria e Catanzaro, e poi ancora previste assemblee anche a Napoli, Roma, Firenze, Bologna, Teramo e Macerata.

Università. A Milano al termine della lezione all'aperto tenuta sotto la statua di Vittorio Emanuele II, in piazza Duomo, gli studenti dell'università degli Studi hanno formato un corteo non autorizzato. Un gruppo ha bloccato la cerchia dei navigli con un sit-in in via Visconti di Modrone, angolo via Mascagni. Il corteo si è poi spostato alla facoltà di Scienze politiche di Via Conservatorio senza alcun incidente. Il corso è stato interrotto per una decina di minuti durante i quali c'è stato un'acceso confronto tra i manifestanti e chi stava frequentando la lezione.

Questa mattina all'Università La Sapienza di Roma gli studenti hanno chiuso con lucchetti e catene il dipartimento di Fisica in segno di protesta. Alcuni studenti, riuniti in assemblea permanente, hanno occupato l'Aula 2 della facoltà di Economia. Dopo un sit-in nell'atrio dell'edificio, gli studenti hanno tentato di dar vita a un corteo all'interno della facoltà, ma sono stati bloccati da alcuni agenti. Sempre nella capitale, nel pomeriggio, un corteo spontaneo di circa 1000 studenti di varie facoltà di Roma Tre, è partito dalla facoltà di Lettere e Filosofia. Dopo aver raggiunto la facoltà di Scienze politiche e la sede di Biologia si è diretto al rettorato, dove una delegazione ha incontrato il rettore Guido Fabiani. "Riconosco la validità e la legittimità della vostra protesta", ha detto il rettore.

A Bari circa 500 studenti hanno partecipato all'assemblea nell'aula C dell'ateneo. Assemblea a Cagliari nella sede di Magistero: "Da domani abbiamo intenzione di sospendere le lezioni frontali e la didattica programmata nella facoltà di lettere e filosofia fino a bloccare del tutto l'attività dalla prossima settimana fino al 30 ottobre". E' la proposta avanzata dal preside Roberto Coroneo. All'assemblea ha partecipato anche il rettore Pasquale Mistretta, oltre a rappresentanti dei docenti delle altre facoltà. Il preside della facoltà ha annunciato lezioni in piazza, seminari, incontri, laboratori non solo sul tema della legge 133.

Continua l'occupazione di Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche dell'università di Torino, decisa ieri dall'assemblea degli studenti. Le lezioni proseguono regolarmente all'interno dell'edificio. Nel pomeriggio prevista un'assemblea in Rettorato. E' occupata anche la facoltà di Fisica, mentre davanti al dipartimento di Scienze della Terra studenti e ricercatori hanno manifestato questa mattina chiedendo simbolicamente l'elemosina.

I consiglieri di facoltà di Azione universitaria a Lettere di Palermo presenteranno domani un esposto alla Procura della Repubblica nel quale si chiede un parere sulla validità della delibera del Consiglio di facoltà che, votando un documento a favore della sospensione delle lezioni fino al 31 ottobre, "di fatto - è l'accusa - ha autorizzato l'interruzione di pubblico servizio".

Sono sospese dalla tarda mattinata le lezioni dell'Università di Trieste. Un corteo di studenti si è formato in maniera spontanea al termine di un'assemblea che si è svolta nel pomeriggio e si sta dirigendo verso il centro cittadino, causando disagi al traffico. Il Senato accademico ha inoltre deliberato la convocazione di un'assemblea generale di Ateneo, il 29 ottobre prossimo.

L'assemblea di ateneo dell'università Orientale di Napoli ha deciso di occupare Palazzo Giusso. Lo annunciano una nota gli studenti e la rete dottorandi e ricercatori, spiegando che al raduno hanno partecipato circa 2mila persone, inclusi docenti e lavoratori del personale tecnico-amministrativo.

Ventiquattro ore di lezioni senza interruzioni per dire no alla legge 133 sull'Università: è l'iniziativa che si svolgerà a Firenze, al dipartimento di matematica Ulisse Dini, dalla mattina del 27 ottobre alla mattina del 28 ottobre prossimi. All'università di Siena è stata occupata la facoltà di Economia. A Parma dopo l'affollata assemblea di ieri a Lettere, domani alle 18,30 è in programma una manifestazione. Sempre domani, a Chimica, sit-in dalle 14 fuori dal consiglio di facoltà di Scienze.

A Genova, domani pomeriggio, si terrà un "funerale" dell'università pubblica, in concomitanza con l'inaugurazione del Festival della Scienza. E' previsto un corteo con abiti neri, una bara e lo striscione "oggi a lutto sempre in lotta" che da via Balbi si muoverà verso piazza De Ferrari, dove ci sarà anche un presidio di alunni e maestre delle elementari. Alle 17 invece è prevista in via Balbi 2 un incontro con docenti e rappresentanti degli enti locali.

Medie superiori. In fermento anche gli studenti delle medie superiori. Secondo l'Uds, le adesioni delle scuole hanno già superato il migliaio. L'intenzione è di unificare la lotta con gli studenti universitari, di scendere in piazza insieme il 30 ottobre e trovare una data di mobilitazione generale nel mese di novembre.

A Rende, Cosenza, gli studenti del liceo scientifico Pitagora hanno occupato la scuola. Al liceo scientifico di Catanzaro, invece, gli studenti hanno deciso per l'autogestione che proseguirà per tre giorni, mentre a Reggio Calabria, assemblea aperta degli studenti dei licei Leonardo Da Vinci e Alessandro Volta. Cortei di studenti di scuole medie superiori si stanno inoltre svolgendo a Roma, in due zone diverse della capitale dove si allarga la protesta degli studenti con occupazioni e autogestione in sempre più istituti. Davanti Montecitorio la polizia ha prima boccato e poi autorizzato una lezione all'aperto di una cinquantina di persone, fra studenti e professori del liceo Augusto. Anche ai Castelli la situazione non cambia.

Un corteo di protesta è stato organizzato oggi a Napoli dagli studenti del liceo linguistico e sociopedagogico 'Villari' che hanno dichiarato di essere "in stato di agitazione". Alla manifestazione - riferiscono i promotori - si sono aggregati studenti di altre scuole della zona. Gli studenti del liceo Classico 'Pansini' hanno deciso di non sospendere le lezioni ma di occupare la scuola di pomeriggio e di notte. Anche a Milano e provincia sono partite le prime occupazioni di scuole contro il decreto Gelmini.

http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/scuola_e_universita/servizi/scuola-2009-2/torino-occupata/torino-occupata.html


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