Svět bez válek a násilí

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Chomsky: lo scudo spaziale è un'arma di attacco

Il Padre Comboniano Aurelio Boscaini su riforma e proteste

31.10.2008 - NIGRIZIA - Le provocazioni di p. Aurelio Boscaini

Studenti in piazza in tutta Italia contro la riforma della scuola e dell'università...ma si tratta davvero di riforma? O è un modo per "addolcire" i tagli previsti in finanziaria sull'istruzione?

Ma che sta succedendo alla scuola italiana? Originale veramente la lezione di fisica in piazza Montecitorio trasformata in aula universitaria! Bravi ragazzi! Non potevate trovar meglio per dire no ai tagli all’università e alla ricerca. Ne va del vostro e nostro futuro. Studiare dunque sempre e ovunque. Altro che fannulloni e bambinoni! E l’ineffabile Cavaliere a dirci che non ci saranno tagli! Anche in matematica non brillavo, ma ora in Italia non siamo d’accordo nemmeno sui numeri! 8 miliardi di tagli o no?

Ho visto un feretro nero con la bara dell’università portato a spalla. Contestazione in stile sessantottino? Magari, mi son detto in cuor mio. E rivado al mio 68. Avrei avuto, tardi quell’anno, 21 anni, la maturità, allora. Ero novizio sulle colline di Firenze e l’anno prima le avevo percorse, le colline toscane, come un buon fraticello alla cerca, non di noci, fra Galdino, ma di olio come facevan da anni i buoni novizi comboniani. Che bel allenamento alla missione!

Eppur nel chiuso di un noviziato, respiravo anch’io, anche noi, come tutti i giovani di allora, la stessa aria:- Il vento spira dove vuole, e ne senti la voce; ma non sai né donde venga né dove vada; così è di ognuno che è nato dallo Spirito. Chi non ricordasse, sto citando il Gesù che risponde a Nicodemo (Gv 3,8). Sì, quel vento de l’imagination au pouvoir mi ha accompagnato sempre nel vagare della vita. Sorrido di compassione a chi vuol fare del 68 l’origine di tutti i mali della patria…Sacconi, che intendi per “il sessantottismo male oscuro, cancro di questo paese”? Troppo poco è durata la tua esperienza alla Fiom. Fossi rimasto operaio, la poltrona di ministro del lavoro non la occuperesti di certo!

E guardo emozionato le immagini di questi giovani universitari che difendono solo il loro diritto all’istruzione. Ero così anch’io, mi sussurro.

E allora, ministra Mariastella Gelmini, se è questione di tagli imposti da Tremonti, dillo. Che riforma! Qualcuno in questi giorni da estate di san martino anticipata, ha scritto che queste economie, 8 miliardi, tagliate con l’accetta sul sistema scolastico, fanno pensare a quel Procuste che segava le gambe ai clienti per adattarli alla dimensione dei suoi letti.

Ministra, ricordi? Nella mitologia greca classica, allora ero un innamorato del greco, tempi passati, Procuste che significa “lo stiratore” è il soprannome di quel brigante-albergatore che, appostato sul monte Coridallo, nell’Attica, lungo la via sacra tra Eleusi e Atene, aggrediva i viandanti e li straziava battendoli con un martello su di un’incudine a forma di letto scavata nella roccia. Era forse un eccesso di perfettismo a spingerlo: voleva che stessero esattamente nel letto assegnato e allora li tagliava se troppo lunghi, li allungava se troppo corti. Il punto di riferimento era il letto, non la persona. E il tuo, ministra?

http://www.nigrizia.it/doc.asp?id=11392&IDCategoria=111


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