Svět bez válek a násilí

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Chomsky: lo scudo spaziale è un'arma di attacco

Cosa canteremo il 4 novembre?

31.10.2008 - Franco Berardi - CARTA

Il Ministro della Difesa ha dato disposizione che il 4 novembre in duecento scuole superiori si tengano discorsi di persone inviate dall’esterno per celebrare quel giorno che sui calendari è segnato come il giorno delle Forze Armate, e nella retorica patriottarda viene definito come il giorno della vittoria.

Davvero il 4 novembre è un giorno da festeggiare?

C’è qualcosa di cui andare orgogliosi in quella orrenda inutile carneficina che fu la prima guerra mondiale?

C’è qualcosa della partecipazione italiana alla prima guerra mondiale di cui andare orgogliosi?

In quali condizioni quella guerra si svolse?

Perché l’Italia partecipò a quella guerra?

Perché l’Italia scelse di partecipare dalla parte dell’Inghilterra e della Francia piuttosto che dalla parte dell’Austria e della Germania, con cui aveva da tempo stretto un’alleanza?

Quanti italiani morirono in quella bella guerra?

E quali furono gli italiani che si arricchirono con quella guerra?

E quanti degli italiani che si arricchirono presero parte attiva in quella guerra?

Queste sono le domande alle quali il ministro della difesa Ignazio La Russa dovrebbe rispondere.

Ma siccome sappiamo che il Ministro non risponderà, siccome sappiamo che gli esperti che il Ministero della Difesa mobiliterà non risponderanno, allora a queste domande dobbiamo rispondere noi.

http://www.carta.org/campagne/pace+e+guerra/15524


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