Chomsky: lo scudo spaziale è un'arma di attacco
Incontro pubblico nella facoltà di lettere della Sapienza
24.10.2008 - Pressenza - L´ufficio stampa dei diritti umani

La Sapienza ospita per un giorno la Scuola.
Ora rimane da pensare ai rimanenti 264 giorni!
Ora rimane da pensare ai rimanenti 264 giorni!
Taglio di 150.000 posti di lavoro, abolizione del tempo pieno, istituzione del doposcuola a pagamento, introduzione del maestro unico, impossibilità di svolgere recupero e garantire il sostegno agli studenti con difficoltà: questi i punti della riforma Gelmini di cui si dibatterà pubblicamente mercoledì 22 ottobre presso la facoltà di Lettere e Filosofia della Sapienza di Roma alle ore 10. L’incontro vedrà l’intervento di Paola De Meo, insegnante della scuola elementare Iqbal Masih di Roma.

L’evento, promosso e organizzato dal gruppo studentesco I Corvi, si inserisce nell’ampio contesto di mobilitazione di questi ultimi giorni e nasce dalla consapevolezza che oggi più che mai gli studenti rappresentano una spesa e non piuttosto un importante e imprescindibile investimento. La riforma Gelmini va a calpestare ulteriormente un sistema didattico già di per sé discutibile e debole, di cui l’Università è chiaramente l’emblema. Intento del gruppo studentesco I Corvi è lanciare un appello a tutte le componenti del mondo accademico, le quali devono farsi carico del futuro dell’università e dell’intero Sistema Scuola. La collaborazione di tutte le parti in causa rappresenta l’unica chiave affinché si possa trasformare la scuola e l’università in istituzioni rispettivamente di qualità e realmente pubbliche. Contro i Governi – di destra e di sinistra – che preferiscono investire in armamenti piuttosto che in ricerca ed istruzione, I Corvi propongono con forza la collaborazione e la volontà di cambiare le cose.

Con un numero adeguato di persone si può fare tutto, senza non si può fare niente.
Per info: Emiliano / 338 398 51 38 / eghidna@gmail.com
www.icorvi.net

L’evento, promosso e organizzato dal gruppo studentesco I Corvi, si inserisce nell’ampio contesto di mobilitazione di questi ultimi giorni e nasce dalla consapevolezza che oggi più che mai gli studenti rappresentano una spesa e non piuttosto un importante e imprescindibile investimento. La riforma Gelmini va a calpestare ulteriormente un sistema didattico già di per sé discutibile e debole, di cui l’Università è chiaramente l’emblema. Intento del gruppo studentesco I Corvi è lanciare un appello a tutte le componenti del mondo accademico, le quali devono farsi carico del futuro dell’università e dell’intero Sistema Scuola. La collaborazione di tutte le parti in causa rappresenta l’unica chiave affinché si possa trasformare la scuola e l’università in istituzioni rispettivamente di qualità e realmente pubbliche. Contro i Governi – di destra e di sinistra – che preferiscono investire in armamenti piuttosto che in ricerca ed istruzione, I Corvi propongono con forza la collaborazione e la volontà di cambiare le cose.

Con un numero adeguato di persone si può fare tutto, senza non si può fare niente.
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