Svět bez válek a násilí

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Chomsky: lo scudo spaziale è un'arma di attacco

Universitá: Torniamo indietro di secoli o andiamo avanti?

23.10.2008 - Toni Antonucci

La dichiarazione universale dei diritti umani - che si festeggerá il 10 dicembre prossimo - pone l´istruzione come diritto fondamentale di ogni essere umano. Ogni provvedimento che limiti la diffusione della conoscenza é un attentato ai diritti umani. I tagli all´universitá e la sua privatizzazione limitano l´accesso alla conoscenza. Un Paese che limita la fomazione dei suoi giovani rischia di tornare indietro di secoli.
Aprire, invece, le porte del sapere a quante piú persone é la chiave che ci garantisce sviluppo e soliditá nel futuro.

Citiamo un articolo tratto da Virgilio notizie.

“Università / Protesta studenti alla Facoltà Economia La Sapienza.

Appello del preside a Letta: "Si faccia carico nostro disagio"

Qualche centinaio di studenti della Facoltà di Economia 'La Sapienza' di Roma protestano contro la legge 113 e i tagli all'università pubblica e contestano la cerimonia di inaugurazione del 102esimo anno della facoltà alla presenza del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta.

Gli studenti, portando una sagoma a forma di bara ricoperta da un cellophane nero con sopra disegnata una croce bianca a simboleggiare la fine dell'università pubblica, interrompono la cerimonia mentre era in corso la lectio magistralis dell'amministratore delegato di Luxottica, Andrea Guerra.

Dalla parte degli studenti il preside della facoltà, Attilio Celant, che nel corso del suo intervento ha lanciato un appello a Letta: "La preghiamo di farsi carico del forte disagio dell'università. Si faccia interprete in Consiglio dei ministri. E' un disagio che viviamo intensamente", ha detto Celant.

Prendendo la parola nel corso della cerimonia, un rappresentante degli studenti ha spiegato i motivi della protesta. "Non c'è nulla da festeggiare, stanno ammazzando l'università pubblica. Protestiamo non perché siamo a priori contrari con le inaugurazioni, ma perché riteniamo che o queste occasioni diventano un momento di confronto con gli studenti, oppure restano fine a se stesse, e noi non le capiamo". Lo studente invita quindi "tutti, preside, docenti e tutto il personale dell'università a unirsi" agli studenti "per protestare contro la legge 133 che taglia 1,5 miliardi di fondi, vuole trasformare l'università in fondazioni private e blocca il turnover. Chiediamo alla facoltà nel prossimo consiglio di dire no alla legge 113".

http://notizie.alice.it

Roma, 22 ott. (Apcom)“.


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