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Chomsky: lo scudo spaziale è un'arma di attacco

Un altro pezzettino di storia

21.10.2008 - di Luca Fazio - Il Manifesto

Sapessi com’e’ strano Valentino umanista a Milano.

Milano -

Un altro pezzettino di storia l'altra sera (venerdì 17, e perché no?) è passato dal Palalido di Milano.

E va bene...Non sarà stato come l'8 aprile 1967, quando ci suonarono gli Stones, lo stesso anno della Simmenthal campione d'Europa, mitica squadra che in quel palazzetto ha inventato il basket moderno in Italia, eppure, a saperlo leggere come si deve, per certi versi è stato «storico» anche l'incontro tra Valentino Parlato (spacciato per direttore de il manifesto su maxischermo con traduzione simultanea in tre lingue) e gli umanisti europei (migliaia di persone riunite a discutere dell'universo mondo sparpagliate tra Palalido e Università Bicocca).

Per un motivo semplice. A qualcuno potrà anche dispiacere ma – come ha scherzato Alessandro Robecchi, chiamato a duettare con Valentino – il Movimento Umanista è stata l'unica organizzazione politica che ha regalato uno spazio così importante a il manifesto.

Morale: bene, bravi, bis, allora per cercare di vendere più copie e proporsi con una certa vivacità – il punto è tutto qui! - forse bisogna cominciare a parlare anche agli «estranei» e non sempre agli stessi soggetti amici nostri, visto che ci sono diverse persone che ci leggono e altre che sarebbero disposte a farlo se solo noi ci accorgessimo della loro esistenza.

«Apriamoci», ha sintetizzato Valentino, visibilmente colpito da quella strana platea di simpatici alieni di sinistra disposti all'applauso e a continuare ad impegnarsi per noi. Questo incontro tra sconosciuti - «ma chi sono ’sti umanisti?» si domandava Valentino prima di salire sul palco – è stata una sorpresa per tutti.

Vabbé, ma la cassa? Niente di risolutivo, ma non è questo il punto (anche se bisogna togliersi il cappello di fronte a 1.000 euro cash e a una manciata di nuovi abbonamenti).

Gli umanisti (compresi gli stranieri, «in Spagna seguiamo la vostra vicenda, siete l’unico quotidiano rimasto di una izquierda rebelde») hanno deciso di «ufficializzare» la loro campagna per la sopravvivenza di questo giornale.

Alla loro maniera. Manderanno in giro per il mondo il video con gli interventi di Parlato & Robecchi e spediranno sul web una letterina di Valentino che chiede soldi, ma questa volta in cinque lingue. Continuare su questa strada sarebbe semplice: basterebbe fare il lunghissimo elenco dei nostri potenziali lettori-questi-sconosciuti e andarli a trovare.

Oppure, compilare la lista sempre più striminzita dei soliti «amici», ma cominciare ugualmente ad aprirsi al resto del mondo. Che è bello e complicato perché è vario. Grazie 1000!

http://www.ilmanifesto.it/


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