Svět bez válek a násilí

Prohlížíte si archiv stránek Nenásilí.cz, které se již neudržují.

Na činnost hnutí Nenásilí navazuje mezinárodní humanistická organizace Svět bez válek a násilí.
Aktuální zprávy najdete na: www.svetbezvalek.cz.

Chomsky: lo scudo spaziale è un'arma di attacco

Bruce K. Gagnon: decimo giorno del mio sciopero della fame di solidarietà

4.6.2008

Abbiamo saputo dalla Repubblica Ceca che Jan Tamas e Jan Bednar termineranno oggi lo sciopero della fame, ma altri li sostituiranno nel loro paese e in tutto il mondo. Nella loro dichiarazione concludevano: “Facciamo appello a tutta la gente che non è d’accordo con questo piano perché non rimanga in silenzio, ma cominci ad attivarsi. “Democrazia” non è solo una parola, o un voto dato ogni quattro anni, ma significa partecipazione attiva di ogni individuo.”

A Brunswick, nel Maine, oggi c’erano ancora una volta 14 persone per strada, a reggere cartelli e distribuire volantini. Continuerò lo sciopero della fame fino al 7 giugno e a quel punto prenderà il mio posto Mary Beth Sullivan. Anche il membro di Global Network Sung-Hee Choi, che ha cominciato lo sciopero della fame a New York il 24 maggio, continuerà fino al 7 giugno. Abbiamo saputo che altri leader di Global Network si uniranno alla protesta nelle loro comunità.

Consapevoli del fatto che gli Stati Uniti stanno cercando di indurre alla sottomissione il governo ceco perché accetti il provocatorio radar di “difesa missilistica”, Jan Tamas e Jan Bednar sollecitano altri in tutto il mondo ad ampliare questo sforzo.

Dicono: “Oggi a mezzanotte sospenderemo lo sciopero della fame, ma nello stesso momento nel nostro paese ne comincerà uno a staffetta, con personalità di tutti i campi che faranno un digiuno simbolico di 24 ore. Domani comincerà Peter Uhl, ex- dissidente di Carta 77 e attivista indipendente. Nei giorni successivi lo seguiranno il sociologo Jan Keller, l’artista Anna Geislerova, la senatrice Alena Gajduskova, il membro dell’Accademia delle Scienze Ceca Petr Pokorny, la deputata Olga Zubova, il giornalista Jakub Patocka, l’artista Lenka Vlasakova, il giornalista radiofonico Jeronym Janicek e molti altri.

A livello internazionale, per esempio, il deputato americano Dennis Kucinich continua a lottare, così come la candidata presidenziale verde Cynthia McKinney. Qui in Europa la settimana prossima avremo un incontro su questo tema con la vice-presidente del Parlamento Europeo Luisa Morgantini, che ha anche promesso di aprire una discussione al riguardo all’interno del Parlamento. Oggi Giorgio Schultze, portavoce del Nuovo Umanesimo in Europa, ci dà il cambio cominciando uno sciopero della fame con l’obiettivo di ottenere una chiara presa di posizione del Parlamento Europeo su questo progetto degli Stati Uniti. Scioperi della fame a sostegno della nostra lotta si stanno inoltre svolgendo in Australia, USA, Italia, Spagna, Germania, Austria e Ungheria. 

Tutti voi che appoggiate la nostra protesta potete aiutarci a diffonderla ancora di più partecipando il 22 giugno a una giornata mondiale di sciopero della fame contro il sistema delle Guerre Stellari, di cui la base radar in Repubblica Ceca fa parte. Questa protesta è la reazione al nostro sciopero della fame e lo amplia a livello mondiale. Sappiamo già che parteciperanno persone di tutti i continenti.”

Dunque i nostri amici cechi ci chiedono di farci avanti. E’ chiaro che invece di spegnersi la protesta contro il radar si sta espandendo; ognuno di noi può contribuire unendosi allo sciopero della fame per uno o più giorni e aiutando a diffonderlo all’interno delle nostre organizzazioni e reti di rapporti personali.

Domenica scorsa qui a Bath, nel Maine, il reverendo Bill Bliss ha parlato dello sciopero della fame nel suo sermone. Altri hanno sollecitato la gente a firmare la petizione su http://www.nonviolence.cz/ e altri ancora stanno scrivendo lettere a direttori di giornali e organizzando veglie pubbliche.

Nei prossimi giorni il governo degli Stati Uniti discuterà ancora una volta le spese annuali del Pentagono. Le spese militari dell’anno prossimo supereranno i 600 miliardi di dollari e il progetto più vasto riguarda la voce “ricerca e sviluppo” delle Guerre Stellari. Per chi vive negli Stati Uniti, è giunto il momento di chiedere al Congresso di tagliare i fondi alle Guerre Stellari.

Questa campagna cresce di giorno in giorno e in tutto il mondo la gente viene a sapere dei piani degli Stati Uniti di spostare la corsa agli armamenti nello spazio.

L’industria aerospaziale si vanta spesso del fatto che il progetto delle Guerre Stellari sarà il più grande progetto industriale nella storia del pianeta, ma per raggiungere questo obiettivo dovrà prima trascinare nel programma altri paesi come la Repubblica Ceca, la Polonia, il Giappone, la Corea del sud, la Gran Bretagna, l’Italia, il Canada e l’Australia.

Se vogliamo disporre delle risorse necessarie ad affrontare i cambiamenti climatici e a mantenere il progresso sociale nelle nostre comunità, dovremo eguagliare dappertutto la resistenza che oggi vediamo in Repubblica Ceca.

Oggi stesso dobbiamo unirci alla lotta per riservare lo spazio alla pace.

Bruce K. Gagnon
Coordinatore
Global Network Against Weapons & Nuclear Power in Space
PO Box 652
Brunswick, ME 04011
(207) 443-9502
http://www.space4peace.org
globalnet@mindspring.com

Brunswick - 03.06.08

« indietro

Campagne